Il bando è aperto a micro, piccole e medie imprese (MPMI), professionisti iscritti agli ordini professionali e lavoratori autonomi aderenti alle associazioni professionali, anche in forma di studi associati o società professionali.
Le imprese devono candidarsi in una delle seguenti modalità:

• aggregate in contratti di rete senza personalità giuridica (minimo 3 MPMI indipendenti);
• aggregate in contratti di rete con personalità giuridica (minimo 3 MPMI indipendenti);
• in consorzi e società consortili (minimo 3 MPMI indipendenti);
• n joint ventures con personalità giuridica (minimo 3 MPMI indipendenti).

I principali requisiti includono:

• iscrizione al Registro delle Imprese;
• sede produttiva nelle Marche: le imprese devono avere almeno una unità produttiva nella Regione. Le imprese fuori regione possono partecipare ma non riceveranno il contributo. Nei consorzi e joint ventures, almeno i due terzi dei soci devono essere marchigiani;
• codici ATECO ammissibili: le imprese devono esercitare attività tra quelle elencate nei codici ATECO ammissibili. Se l’attività principale non è ammissibile, si può partecipare solo se l’investimento riguarda attività secondarie ammissibili;
• capacità finanziaria: le imprese devono avere un bilancio approvato o un documento che attesti la capacità finanziaria. Le neocostituite devono fornire una garanzia bancaria o una delibera del consiglio di amministrazione per sostenere l’investimento.
• situazione legale e fiscale: le imprese non devono essere in liquidazione o in procedura di insolvenza, fallimento e devono essere in regola con gli obblighi fiscali e previdenziali;
• requisiti di buon governo;
• condizioni lavorative:devono rispettare i contratti collettivi di lavoro e le disposizioni legali in materia di previdenza e assistenza;
• normativa antimafia;
• sicurezza sul lavoro e normativa edilizia e ambientale;
• aiuti di Stato: devono rispettare la normativa sugli Aiuti di Stato.